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05.04.2015

Emanuele Vietina, il gioco come palestra naturale di apprendimento

“Grazie alla completa collaborazione di tutte le istituzioni siamo riusciti a creare una grande iniziativa che ci ha stimolato fin dal primo incontri con l'assessore Raspini–aggiunge il Vice Direttore di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina -  E' stato immediatamente chiaro che oltre alla funzione educativa il vero potenziale del gioco stava nella sua funzione sociale, e nell'essere una palestra naturale per l'apprendimento delle buone pratiche e delle regole  del vivere insieme. L'implicito contratto che regola il divertimento dei giocatori è una molla unica per l'apprendimento e su questo terreno il Consiglio d'Amministrazione di Sistema Ambiente ha sposato con entusiasmo la proposta Com.Ing Srl e degli autori del gioco didattico Scarty. Non solo siamo sicuri che i meccanismi appresi durante il gioco resteranno nei comportamenti della vita quotidiana, ma anche che grazie a Scarty la fase di disseminazione del messaggio è stata potentissima: intergenerazionale, interterritoriale e quotidiana. I piccoli alunni-educatori sono diventati dei veri ambasciatori delle buone pratiche nel loro alveo domestico. Il ruolo attivo dei bambini nell'ambito familiare è stato basilare e il messaggio è stato recepito con grande partecipazione anche dai bambini non iscritti al progetto, al punto tale che i nostri ludo-educatori sono stati richiamati in molte scuole perché le classi non iscritte al torneo hanno richiesto una lezione sulla raccolta differenziata e una sessione di gioco”.

“La presentazione del progetto ha avuto, nelle nostre classi, un impatto favorevole. I bambini, fin nei primi giorni, si sono “buttati a capofitto” nel gioco accumulando   molti punti -  commentano gli insegnanti delle classi terze e quarta della scuola di S. Donato - A casa sono stati coinvolti genitori, fratelli e nonni. Molti alunni si sono recati nei centri di raccolta per accumulare un maggior numero di punti. I bambini stessi hanno commentato il gioco dicendo che “ è bello giocare per imparare”, “ serve per essere più igienici” ,  per “essere responsabili dell’ambiente”, inoltre  coloro che usufruiscono già della raccolta differenziata sostengono che sia servito “perché prima non sapevo dove buttare tutte le cose”. Il gioco è risultato facile e divertente per tutti. 

“Il gioco riesce a catturare l'attenzione di Alessandro  che passa la ricreazione giocando insieme ai compagni – spiega la madre dell’alunno, Francesca Bucci - Questa iniziativa è riuscita inoltre a coinvolgere tutta la famiglia dal momento che nostro figlio, oltre a noi, ha trascinato con il suo entusiasmo anche nonni e cugini”